Mariemma è una ragazza molto giovane con una diagnosi oncologica. Data la sua giovane età i medici, alla fine, decidono di sottoporla ad alcuni cicli di chemio in via, più che altro, preventiva. La ragazza ci racconta: «può sembrare banale ma avevo appena raggiunto la lunghezza dei capelli che desideravo ed è stato, anche per questo, una notizia difficile da metabolizzare». La sua preoccupazione maggiore riguardava il lavoro: solo pochi colleghi erano al corrente della sua situazione e Mariemma non voleva che la notizia si diffondesse. Il pensiero di essere trattata in maniera differente a causa della malattia la turbava, voleva continuare a lavorare come aveva sempre fatto, senza dover essere costretta a parlare della sua condizione anche all’interno del contesto lavorativo. È in questa circostanza che un’amica le ha consigliato di rivolgersi a Vivay. I tempi di Mariemma erano molto stretti in quanto aveva saputo della chemio solo una settimana prima di doverla cominciare. Il team Vivay, capendo la situazione, si adopera per fissare un appuntamento con lei il giorno seguente alla sua prima telefonata. Mariemma ha dei capelli con un riccio molto particolare, sarebbe stato impossibile indossare una normale parrucca senza che chiunque se ne accorgesse.
Aprile 2023 – Intervista
La caratteristica della tricoprotesi Vivay che ti ha più colpito?
La caratteristica della tricoprotesi che ha colpito maggiormente Mariemma è la somiglianza elevata con i suoi capelli, «hanno proprio la forma del mio riccio, è una cosa che non avrei mai potuto trovare in una parrucca!». Un altro fatto l’ha stupita molto: «Prima di entrare ad applicare la tricoprotesi mi arrotolo i capelli sul dito e quando sono uscita ho continuato a farlo, come se non fosse successo nulla! Sentivo di avere i miei capelli».
Come ti trovi a praticare sport indossando la tricoprotesi Vivay?
Mariemma si descrive come una ragazza molto sportiva. È solita utilizzare una bici da corsa durante la bella stagione; svolge allenamenti di funzionale, sia a corpo libero che con l’ausilio di manubri; inoltra ama correre e, durante l’inverno, scia frequentemente.
Tutte queste attività ha continuato a svolgerle anche mentre indossava la tricoprotesi Vivay e ci ha riferito le sue sensazioni in merito. All’inizio Mariemma si sentiva un po’ strana, più che altro perché la tricoprotesi è molto folta, poi si è accorta che questa si comporta esattamente come i suoi capelli naturali. La ragazza non ha riscontrato differenze rispetto ai suoi capelli naturali durante la pratica dello sport. Mariemma utilizza delle acconciature semiraccolte che le permettono di rimanere più fresca, ma anche se suda la tricoprotesi non perde di aderenza e rimane compatta.
Come hanno reagito le persone vicino a te alla tricoprotesi Vivay?
Mariemma ci racconta che è andata a correre con alcuni colleghi che non sanno della sua malattia e, nonostante le sue paure, nessuno si è accorto del cambiamento. Addirittura, qualche collega le ha fatto degli apprezzamenti: «Ma quanti capelli hai!», «Ma chi è il tuo parrucchiere?».
Chi, invece, è a conoscenza della tricoprotesi ha confermato a Mariemma che non si nota alcuna differenza rispetto ai suoi capelli naturali.
Nella vita quotidiana
Mariemma ci spiega come lei abbia continuato a farsi la doccia come prima dell’applicazione della tricoprotesi, lavando la sua chioma esattamente come ha sempre fatto con i suoi capelli naturali, non riscontrando alcun tipo di problematica.
Facendo molto sport, Mariemma è solita lavare i capelli frequentemente e ci conferma che la tricoprotesi non è danneggiata da questa sua abitudine. Aggiunge anche che all’inizio aveva paura a lavarla e pettinarla, il team di Vivay, però, l’ha rassicurata e l’ha spronata a trattare la tricoprotesi esattamente come avrebbe fatto con una chioma naturale: adesso Mariemma utilizza anche gli stessi prodotti che utilizzava sui suoi capelli.
La Milano Marathon
È domenica 2 aprile quando Mariemma partecipa alla Milano Marathon, un percorso ad anello nel cuore di Milano, molto conosciuto tra gli appassionati di corsa. La ragazza corre in modalità staffetta. Inizialmente doveva percorre 6,5 km ma alla fine ha scelto di farne 8,5 km, data la buona forma fisica ritrovata. Durante l’evento indossa la sua personale tricoprotesi che non le impedisce di divertirsi e praticare uno dei suoi sport preferiti: la corsa!